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Quante volte abbiamo rimandato un'occasione di felicità come se fosse l'inizio di una nuova dieta o l'iscrizione in palestra? E se fosse oggi il momento giusto per concedere a noi stessi il diritto ad avere la vita che vogliamo? Per riconoscere ai nostri bisogni profondi la stessa importanza dei doveri di cui ci facciamo carico? È proprio questo il contenuto del messaggio di Epicuro, il maestro fondatore dell'unica scuola che come materia d'insegnamento principale ha la gioia di vivere. "La vita dolce" accompagna i lettori in un imprevedibile viaggio alla scoperta dell'ironica saggezza di Epicuro, della potente eleganza di Lucrezio e della comicità di Orazio, che risplendono in nuova traduzione capace di restituirne la voce fresca e viva. L'autrice fa dialogare i maestri antichi con la realtà contemporanea e con amici vecchi e nuovi - come Omero, Peggy Guggenheim, Hugh Grant, Arthur Rimbaud e la nonna di Jay-Z - che ci insegnano a lasciarci alle spalle i pensieri inutili per assaporare la poesia della vita. Per conquistare questa gioia, fondata sull'amicizia, sul godimento dei piaceri più autentici e sulla capacità di imparare a scegliere quello che ci fa stare meglio, non bisogna fare fatica né tantomeno stravolgere la propria vita: basta qualche esercizio semplice ma non banale, come guardare in faccia le stelle, offrire un caffè al vicino di casa o imparare a essere disobbedienti. Grazie a questo libro riscopriremo i segreti della saggezza mediterranea, che sono da sempre nel nostro dna culturale e che troppo spesso la frenesia della nostra vita ci porta a dimenticare, entrando nel giardino di Epicuro come a una festa «senza liste all'ingresso, dove puoi arrivare vestito come ti pare, toglierti le scarpe e sederti sull'erba a chiacchierare fino a tardi».